mercoledì 23 dicembre 2009

Re-animator


Fotografia: Mac Ahlberg
Montaggio: Lee Percy
Musiche: Richard Band
Produzione: EMPIRE PICTURES
Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI (1986) - DOMOVIDEO
Paese: USA 1985
Genere: Horror
Durata: 82 Min
Formato: Colore NORMALE A COLORI


Fanatico seguace del dottor Gruber - uno scienziato di Zurigo morto nel corso dei propri allucinanti esperimenti sui cadaveri - il dottor Herbert West, suo giovane allievo, si trasferisce in un ospedale americano dove conta di perfezionare la scoperta del suo maestro (un "siero" che, iniettato nella regione occipitale di una persona deceduta da pochi minuti, riesce a ridare la vita). West, divenuto compagno di appartamento di Dan Cain, laureando in medicina e borsista presso lo stesso ospedale (ed anche lui interessato ai problemi della rianimazione) è mal visto dal professor Carl Hill, primario del reparto e specialista in lobotomie. Lavorando da solo West aggiorna il metodo Gruber e, con l'aiuto del giovane Dan, nella "morgue" dell'ospedale riesce a rianimare alcuni cadaveri i quali improvvisamente divenuti aggressivi, uccidono il sopraggiunto direttore dell'ospedale, il dottor Dea Halsey, padre di Megan, la fidanzata di Dan. Immediatamente sottoposto al "siero" il dottor Halsey viene rianimato ma impazzisce: su richiesta di Megan, della quale il professor Hill è segretamente innamorato, questi lo sottopone a lobotomia. Successivamente, durante un alterco con West (al quale aveva tentato di sottrarre i preziosi appunti sul "siero") il professor Hill rimane decapitato: sottoposti sia la testa sia il tronco al "siero", entrambi - anche se separati - vengono rianimati a tal punto da consentire alla testa del professor Hill di impartire al proprio tronco ogni tipo di ordine compreso quello di impadronirsi di Megan e sottoporla alle proprie brame amorose. Ma un'improvvisa rivolta di alcuni cadaveri rianimati crea il caos durante il quale trovano la morte il dottor West, il professor Hill, il dottor Halsey e la stessa Megan. Disperato, Dan tenterà di rianimare Megan iniettandole il "siero".

Esordio dietro la macchina da presa per un regista che, grazie soprattutto a Brian Yuzna nelle vesti di produttore, realizza il suo miglior film nonché una pietra miliare del genere splatter. Fiumi di sangue e brandelli di carne, infatti, rendono questo film un vero cult per appassionati del cinema anatomico, ispirato tra l’altro ad un racconto dello scrittore Howard Philip Lovercraft, Herbert West – Re-animator. Mantenendo alcuni degli aspetti classici del genere (il carattere dei due scienziati pazzi, il laboratorio nascosto, il crescendo delirante) il regista opera una sorta di altrettanto febbricitante modernizzazione della figura del dottor Frankenstein, dove a sfidarsi sono in due, ed i cui ruoli si scambiano spesso in un gioco di continuo rimando che culmina nella scelta da parte di Daniel (che sembrava aver preso le distanze da Hill e West) di continuare con il siero. Il film in quanto tale dunque non è malaccio, si apre e si chiude in maniera circolare (a parte il breve prologo in Svizzera), è girato con parecchi soldi alle spalle (sia negli ottimi effetti speciali che nelle possibilità visive, piene di carrelli e dolly), ma ha una struttura narrativa arrabattata e frettolosa, arricchita di soluzioni provocatorie che lo rendono ancor più confuso e delirante (la tentata violenza di Hill su Megan per esempio). Più vicino alle corde del successivo Bad taste (1987) del neozelandese Peter Jackson, con il quale apre le porte all’horror più truculento, volgare e grottesco, che a quelle di precursori cui lo stesso film sembra a volte rivolgersi, come George A. Romero o Roger Corman. Per certi versi, la struttura narrativa sembra essere stata ripresa completamente dal film Cimitero vivente (1989) di Mary Lambert, sceneggiato dallo scrittore Stephen King: dal gatto ai morti viventi, attraverso un crescendo isterico e truculento, in nome della vita oltre la morte.

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